Alternative hip hop

L’alternative hip hop (anche noto come alternative rap) è un sottogenere della musica hip hop. Infatti, pur mantenendo l’utilizzo delle stesse tecniche musicali ed espressive, si caratterizza per contenuti socialmente impegnati, il rifiuto di tutti gli stereotipi dell’hip hop tradizionale, la lontananza dalle major discografiche e le conseguenti influenze artistiche.

La musica di tale cultura si distingue soprattutto perché gli artisti solitamente non vengono prodotti da major discografiche, spesso per la loro musica caratterizzata da continui esperimenti e per i contenuti delle liriche. Molti artisti underground hanno utilizzato con successo l’hip hop per veicolare contenuti di giustizia sociale, cambiamenti globali e politici, e di coscienza collettiva.

I beat dell’alternative hip hop sono spesso caratterizzati da fusioni di loop campionati da pressoché tutti i generi musicali, e principalmente reggaejazzfunkrock e soul, per questo non vengono considerati dei veri e propri rapper dai colleghi.

Indie

La musica indipendente, o musica indie o semplicemente indie, è una definizione che include un’ampia selezione di artisti rappresentativi della musica alternativa o di una cultura underground, il cui lavoro può essere autoprodotto oppure supportato da etichette discografiche indipendenti, o da netlabel, non rapportabili, sia per aspetti legati alla notorietà che culturali, alle cosiddette major.

In Italia la musica indipendente è rappresentata da diverse associazioni di categoria tra cui le principali sono Audiocoop, PMI, Arci, Assoartisti.

 

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Rock and Roll

Il rock and roll (lett. “dondola e rotola”), spesso scritto anche con la grafia rock ‘n roll, rock ‘n’ roll o rock & roll, è un genere della popular music nato negli Stati Uniti d’America tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta, originato dal blues, dal bluegrass, dal country, dall’R&B, dal jazz, dal gospel e, in misura minore, dal folk

Anche se elementi di Rock ‘n’ Roll riecheggiano nelle registrazioni country del 1930[4], nei dischi blues dal 1920, il genere acquisì il suo nome non prima del 1950.

Fra i precursori del Rock ‘n’ Roll vi sarebbe anche una danza dell’Africa occidentale, il rak. Come scrisse Michael Ventura nel suo importante saggio sulla musica rock, “Hear that Long Snake Moan”: “Il rito voodoo della possessione da parte del dio è diventato lo standard di performance statunitense nel rock’n’roll. Elvis Presley, Little Richard, Jerry Lee Lewis, James Brown, Janis Joplin, Tina Turner, Jim Morrison, Johnny Rotten, Prince, Bo Diddley – essi si lasciarono possedere non da alcun dio che potessero nominare ma dallo spirito che sentivano nella musica. Il loro comportamento in questo stato di possessione era qualcosa che la società occidentale non aveva mai tollerato prima.”

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Pop-rock

Il pop rock è un genere musicale caratterizzato da influenze tipiche della musica pop e da un’aggressività, una strumentazione elettrica ed uno stile d’esecuzione, generalmente tipiche della musica rock. Come costume della musica pop le sue melodie e i suoi testi risultano quindi tendenzialmente universali e tesi a soddisfare la maggior parte dei fruitori di musica moderna, in particolare gli ascoltatori della musica rock in generale.

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Musica psichedelica

La musica psichedelica (a volte chiamata psychedelia o acid music) copre un vasto insieme di generi musicali influenzati dalla cultura psichedelica, il cui scopo è simulare o intensificare le esperienze psichedeliche dovute all’assunzione di specifiche sostanze allucinogene quali l’LSD e l’LSA, o triptammine come la DMT e la psilocibina.

Come di consueto nell’ambito psichedelico, uno dei temi principali dei brani “acid” è la liberazione dell’Io e l’espansione della coscienza.

Emerse durante la metà degli anni 1960 all’interno delle scene musicali folk/blues rock statunitensi e britanniche. I gruppi psichedelici usavano nuovi effetti e tecniche di registrazione, traendo ispirazione dalla musica orientale, come i rāga della musica indiana. Questo stile influenzò molti generi musicali, dando vita a nuovi sottogeneri quali il rock psichedelico (e l’acid rock), il folk psichedelico, il pop psichedelico e il soul psichedelico. Col passare del tempo, procedendo di pari passo con l’espansione stilistica in ambito progressive, dance, heavy metal ed elettronico, da questo ceppo derivarono nuovi generi quali neopsichedelia, acid house, trance, new rave.

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Musica sperimentale

La musica sperimentale (o, in inglese, experimental music), è una tradizione compositiva, nata attorno al XX secolo, le cui partiture prevedono risultati imprevedibili. Il termine fu coniato dal musicista John Cage nel 1955, che ne fu anche uno dei massimi e più influenti esponenti. Cage definì che “un’azione sperimentale è quella il cui risultato non è prevedibile”[1].

Più in generale il termine “sperimentale” viene usato assieme a definizioni di genere per descrivere forme musicali che tendono ai limiti di un genere definito, oppure il cui approccio sia determinato da ibridazioni di stili o che incorpori elementi eterodossi, nuovi, distintamente unici (Anon. [n.d.]a). Su questa linea, il termine viene spesso usato per descrivere stili di musica transetnica, che mescolano sonorità riconoscibili, ma di diverse provenienze geografiche.

Il termine venne inoltre usato con valenza molto diversa sul finire degli anni cinquanta per definire composizioni controllate da un computer, oppure, in altri casi, veniva usato in sostituzione di musica elettronica o anche di musica concreta.

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Jazz

Il jazz è un genere musicale nato agli inizi del XX secolo come evoluzione di forme musicali già utilizzate dagli schiavi afroamericani. Inizialmente aveva la forma di canzoni di lavoro nelle piantagioni e durante la costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti e serviva a ritmare e coordinare i movimenti (il ritmo era binario). I primi musicisti suonavano musica a orecchio e le orchestre pionieristiche a New Orleans erano chiamate ragtime bands. […]

Il jazz si è trasformato nel corso del ventesimo secolo evolvendosi in una grande varietà di stili e sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, allo swing, delle big bands negli anni trenta e quaranta, dal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al cool jazz e all’hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e l’hip hop dei decenni successivi. L’uso di queste etichette non è stato poi molto gradito da tanti musicisti (jazzisti) che preferiscono definire la loro musica semplicemente come jazz. Dopo gli anni settanta il jazz è entrato a pieno diritto nella cosiddetta musica colta, entrando quindi nei corsi tenuti nelle scuole musicali e nei conservatori.

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Musica classica

Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall’XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all’età contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell’armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti più specializzati il termine “musica classica” può essere anche riferito, in senso più restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l’espressione è intesa nel suo significato più esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare).

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Musica Ambient – Musica d’ambiente

Con il termine musica d’ambiente (o, sempre in una traduzione italiana, musica ambientale), in inglese ambient music o, in forma abbreviata, ambient (in italiano è infatti comunemente chiamata anche musica ambient), si indica un genere musicale in cui il tono e l’atmosfera possono assumere più importanza dei valori di ritmo e struttura così come vengono tradizionalmente concepiti in ambito musicale. Non va confusa con la musica per ambienti o Muzak, alla quale si oppone. Della musica ambientale si dice che evochi qualità di “atmosfera”, “visive” oppure di “discrezione”. È generalmente identificabile come un genere musicale caratterizzato da suoni ampiamente atmosferici e naturali.

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