Lyrics: Lettere al guardiano del faro
Scrivo lettere, vascelli di vento a indirizzi che non si troveranno
Una lettera al guardiano del faro di His tra le onde ed una quell'anno, 93
Come viaggiare in un silenzio che sembri eterno braccando la bianca balena fra i frutti del mare in inverno
Insegnavo lingue mai nate,
la storia e la geografia di paesi mai esistiti,
la musica e la poesia della vecchia Carcosa
e come tracciare la rotta fra i Levietani dipinti in spiri di inchiostro ai margini dei portolani
E la notte salivo sui tetti per comporre coi gatti canzoni,
per tessere stelle, occhi e ricordi
Congiungerli in queste relazioni
Ma ora è tempo che scenda l'inverno a gelare le acque alla baia,
a serrare con dita di ghiaccio le navi nel porto
È tempo che appaia la bianca balena nella nebbia a chiamare gli uomini in mare,
a vederne alcuni perdersi e non ritornare
Impareremo a conoscere il vento,
a volare con ali bucate rattoppate e legate con lacci alle spalle,
con ali che sappian d'estate e di giorni lontani,
a cantare e a ridere fra le rovine ed il fumo pensando che ogni inizio è anche una fine
E la notte faremo dei fuochi per cercare ancora canzoni
ed avremo altre stelle, occhi e ricordi da congiungere in costellazioni
Ma ora è tempo
Ma ora è tempo che scenda l'inverno
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