Gentle Giant, Yes e soprattutto i Genesis dell’epoca Peter Gabriel, le sonorità di “the book of dreams” hanno una genesi ben precisa ma il songwriting di cui il trio è capace dà un enorme valore aggiunto all’intera opera.
Centrato sui mondi fantastici di Jules Verne, questo album è quasi una rock opera con tutti i crismi per rimanere, e a lungo, tra i lavori più interessanti del progressive rock italiano degli ultimi anni.
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