C.S.I.

Il Consorzio Suonatori Indipendenti (o C.S.I.) è stato un gruppo musicale italiano nato dalle ceneri dei CCCP – Fedeli alla linea. Gli album sono stati distribuiti dalla casa discografica fondata dai componenti del gruppo stesso, il Consorzio Produttori Indipendenti.

Dopo lo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 2002, alcuni ex-componenti dei C.S.I. sono confluiti nei PGR.

Dopo la fine dei CCCP (1990), con la caduta del muro di Berlino, quel che rimaneva dei CCCP originali (Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, il “nucleo emiliano”) si incontra con il “nucleo toscano” in uscita dai Litfiba, composto da Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, che già avevano collaborato all’ultimo album dei CCCP Fedeli alla Linea, Epica Etica Etnica Pathos, insieme al loro tecnico del suono, Giorgio Canali. La loro prima collaborazione inizia con un concerto al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (tenuto insieme agli Üstmamò e ai Disciplinatha il 18 settembre 1992 e documentato nel disco Maciste contro tutti) e prosegue con una fortunata serie di dischi.

La sigla C.S.I., oltre ad essere l’acronimo di “Consorzio Suonatori Indipendenti”, è un ovvio riferimento ai cambiamenti in atto nell’ex impero sovietico. Come infatti il precedente nome faceva riferimento alla sigla in cirillico dell’Unione Sovietica, così questo fa riferimento alla Comunità degli Stati Indipendenti che aveva preso il posto dell’U.R.S.S. Rispetto alla formazione dei CCCP, entrano stabilmente Gianni Maroccolo (basso), Giorgio Canali (chitarre), Francesco Magnelli (piano, tastiere) e sua moglie Ginevra Di Marco (dapprima come corista), mentre abbandonano la compagnia Fatur e Annarella.

Massimo Zamboni
Massimo Zamboni