Il tutto parte, nella seconda metà degli anni ’50 del Novecento, da un gruppo di giovani appassionati di montagna, che cantano per diletto, in forma improvvisata, i canti di montagna resi celebri dal Coro della Sat di Trento. Poi la cosa prende quota: studiano gli spartiti, prendono una divisa, un distintivo, un nome (Coro Monte Cusna), e cominciano a cantare in pubblico. La prima uscita ufficiale è, il 12 maggio 1963, all’Eremo della Pietra di Bismantova.
Che cantino bene fin dall’inizio lo testimoniano i tre primi posti al Concorso regionale di Mossale, in provincia di Parma (1963 e 1964), e al Festival di Toano, in provincia di Reggio Emilia (1969). Hanno anche degli alti e bassi. I primi dieci anni, ad esempio, sono travagliati dall’alternarsi di tre direttori (Mario Tedeschi, Ernesto Calvi e Franco Trapani), da trasferimenti per motivi di lavoro, dall’incostanza di qualche corista… Nel 1974 la fiaba sembra al capolinea.
È a questo punto che ne assume la guida un corista d’eccezione, Giancarlo Guidetti, nel coro fin dal 1965, medico di professione, privo di preparazione musicale accademica, ma con una straordinaria sensibilità corale. È la svolta, tanto che, dopo alcuni anni di assestamento, Guidetti porta il Coro al 1° posto nel Concorso nazionale di Genova (1984): l’identità canora che Guidetti sta imprimendo al gruppo dà risultati già elevatissimi. Queste qualità, e la totale aderenza allo stile canoro del Coro della Sat di Trento, pur in anni in cui prevalgono altre sensibilità corali, fanno sì che il coro sia invitato ad esibizioni e a rassegne nei più prestigiosi teatri e nei conservatori più rinomati (Bolzano, Milano due volte, Torino); e ai concorsi nazionali ottiene successi clamorosi: il 2° posto al Concorso nazionale di Ivrea (TO) nel 1999, il 1° a quello di Brentonico (TN) nel 2004; successi che, assieme al primo CD (2003) e al concerto del quarantennale (Teatro Valli di Reggio E.), rappresentano l’apice del periodo Guidetti. La fiaba, insomma, continua.
Nell’ottobre 2008 il Coro perde improvvisamente il suo maestro. Il testimone è preso da Alessandro Marzani, buon conoscitore di musica e appassionato di questo genere di canto corale, che già da anni collabora con Guidetti nel condurre le prove e nel tenere alta la qualità delle esecuzioni. Con Marzani l’eredità di Guidetti non solo non si disperde, ma viene ulteriormente valorizzata secondo tre linee di impegno: la continuità appunto con lo stile del maestro scomparso; un più sicuro metodo didattico, fatto di coerente cura delle voci e dei reparti; e la precisione dell’intonazione, intesa non solo come aderenza stretta agli spartiti, ma anche come consonanza delle voci, armonia e compattezza dei reparti, struttura armonica e morbidezza dell’insieme. Il Coro ne trae evidenti benefici, come risulta, fra le altre, dalle prestigiose esibizioni nei conservatori di Bolzano (novembre 2008), Milano (novembre 2009) e Torino (dicembre 2012) e nel duomo di Savona (febbraio 2016), dal concerto del cinquantennale (Teatro Valli 2013) e dal 2° posto nel 1° Concorso Nazionale “Luigi Pigarelli” di Arco di Trento (2015); e come è testimoniato dal secondo CD, uscito nell’autunno 2015. In occasione, poi, del centenario della Prima Guerra Mondiale il Coro allestisce e rappresenta in diverse repliche (anche per gli studenti), un concerto-recital intitolato “Voci e immagini delle Grande Guerra”, sempre con grande successo.
A tutto questo si aggiunge, in questi ultimi anni, l’ingresso di qualche nuovo corista e la promozione del canto corale popolare specialmente fra i giovani, con l’obiettivo di garantire al Coro il necessario ricambio. Anche la nuova sede, particolarmente accogliente, è, dal 1° gennaio 2016, un’ulteriore garanzia di continuità.
E così, anche senza improbabili principi azzurri o impossibili bacchette magiche, dopo oltre 50 anni dal suo inizio… la fiaba va avanti.
(2016, da coromontecusna.it)