“La quasi totalità dei mongoli nasce con questo timbro sull’epidermide. Khokh Tholb, lo chiamano, Macchia blu. Lo stesso Cinghis Khan, l’imperatore che per i mongoli ha quasi assunto il carattere di un antenato divino e da cui tutti sentono di discendere, nacque con la macchia azzurra. Un livido bluastro, luogo di residenza dell’inconosciuto , blu come il colore delle sciarpe votive, come il cielo padre, come l’antico lupo che dato il colore alla nazione. Un segno divino di vita e di forza, cui la marea delle chitarre prova a dare voce e tonalità, ripetendosi con ostinazione senza mai smentirsi.”