Lyrics: Lungimiranza
Era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere
Il partito faceva il partito
La federazione giovanile faceva la federazione giovanile
L'Arci L'arci
I fonici i fonici
In quel circoletto ricavato nella sezione del quartiere Pappagnocca
Il partito metteva i soldi
La federazione giovanile i giovani
L'Arci gli spettacoli
Al giovedì suonavano i cosiddetti gruppi di base
Storie improbabili già dal nome
Toro Toro Taxi
Cipango
Far Fronte
I "Far Fronte" facevano paura solo per quello
Una sera tocca a una specie di cantautore
Il fonico dell'Arci che lo accompagna è affamato
E mentre addenta il panino che gli ho appena preparato
Anticipa le magnifiche sorti dell'uomo in questione
Io resto in cucina a cucinare
Lui appena fuori dalla porta a fonicare
In sala non più di venti persone
Sul palco un tizio schivo quanto basta
Farfuglia cosette al microfono
Lo ascolto con attenzione
Ma non mi dice niente
Mentre il fonico affamato giura che farà una grande carriera
Sarà
Ma il pubblico sparuto del giovedì sera non pare garantirgli un promettente futuro
Anche il fonico sta lavorando ad un disco in proprio
E pure del suo ne dicono un gran bene
Mi sembrano tutti fuori di testa
Ma dove pensate di andare
Torno in cucina a fare panini per due sedicenti futuri eroi della canzone italiana
Ridacchiando alle loro spalle di quelle speranze un po' ridicole
Nel loro grossolano errore di prospettiva
Ripensando al circoletto
Allo sfigato sul palco
E al mangiapane a tradimento che stava al mixer
Credo che in quel giovedì sera sia andata poi di lusso
Quasi a tutti
E andò che il circolo chiuse assieme alla sezione
Per far posto ad una pizzeria dal nome insolito
Andò che l'Arci spettacoli organizza spettacoli sempre più grandi
E il cantautore ha fatto davvero la sua luminosa carriera
Mentre il fonico si gioca da anni con un modenese
Il primo posto nell'immaginario collettivo
Il partito risulta
Non pervenuto
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